L'organo, che oggi si presenta in una configurazione non originale in seguito ai pesanti interventi di riforma del '900, è comunque uno strumento di pregio con una tastiera di 56 tasti, pedaliera di 27 note e 17 registri interi azionabili mediante manette a incastro. E' comunque in progetto per il futuro un restauro generale con ripristino della configurazione filologica originale.
Verati organaro (inizio '900) Chiesa di S. Basso, Cupra Marittima
Questo interessante strumento, posto a lato dell'altare, è dotato di due tastiere di 61 tasti, pedaliera di 25 note e 11 registri (interi) estraibili mediante pomelli in fila unica sopra le tastiere. L'organo è dotato di notevoli possibilità timbriche e possiede una sonorità potente e cristallina, nonché di un poderoso ripieno. E' stato restaurato dalla ditta Piccinelli alla fine del '900.
Fratelli Serassi (1821) Chiesa di S. Martino Vescovo, Azeglio
Questo prestigioso strumento è dotato di una tastiera di 54 tasti, una pedaliera a leggio di 17 note (con ritornello su Do2) più tre accessori (Terza Mano, Rollante, Timpanone) e variegati registri azionabili mediante manette a incastro. Grazie all'iniziativa dell'associazione culturale Artev, l'organo è stato restaurato e ripristinato come in origine da Italo Marzi e figli nel 2005.