Giuseppe Mola (1901) Chiesa di San Lorenzo (Ivrea)
Lo strumento, costruito su cantoria lignea, venne realizzato nel 1901 dall'organaro torinese Giuseppe Mola, uno dei migliori interpreti della "Riforma Ceciliana" in grado di integrare le caratteristiche dell'organo tipicamente italiano; l'organo è dotato di due tastiere, pedaliera estesa e 13 registri (interi) estraibili mediante pomelli in fila unica sopra le tastiere.
Concone/Serassi/Bossi (1857) Cattedrale di Ivrea
Questo grandioso strumento è il risultato della stratificazione temporale di modifiche e ampliamenti di Serassi e Felice Bossi a partire dall'organo Concone del 1774. E' dotato di due manuali e pedaliera estesa, 53 manette ad incastro e base di Principale di 32' al Grand'Organo. In seguito alla riforma del 1904/5 di Vegezzi-Bossi lo strumento risulta parzialmente modificato rispetto a quello di metà Ottocento e il suo stato di conservazione è discreto, anche se necessita ormai di un restauro generale in grado di riportarlo all'antico splendore, della cui progettazione si sta occupando il comitato "Ridiamo voce all'organo della Cattedrale".
Fratelli Serassi (1821) Chiesa parrocchiale di Caluso
Il monumentale organo della parrocchiale di Caluso (To) è opera dei fratelli Serassi che lo realizzarono nel 1821. Dopo gli ampliamenti ottocenteschi (Vegezzi-Bossi) e le modifiche della riforma (Giuseppe Dal Molin) è stato restaurato e ripristinato filologicamente nel 2005/2006 da Italo Marzi & figli. Lo strumento, posto in cantoria, presenta due manuali, pedaliera a leggio (con accessori) e manette ad incastro. Oltre ai variegati effetti sonori, quest'organo ha la peculiarità di possedere un registro di Trombe tergali.